Non sono d'accordo con blog-panorama.
I
viaggi distruzione esistono nella misura in cui la responsabilità di gestirsi lontano dal controllo della famiglia, viene affidata esclusivamente ai ragazzi. Allora si crea il "liberi tutti" e il "tutto s'accetta".
Il valore delle regole, la responsabilità individuale, il rispetto verso cose e persone, compresi compagni e insegnanti, sono concetti e valori che tutti i giorni vengono inseganti a scuola e il
viaggio di istruzione è il momento per compiere la verifica più importante.
Se abbiamo lavorato bene con i ragazzi e abbiamo preparato il terreno non dobbiamo aver paura. Loro ci ripagheranno.
Se al contrario
la gita, priva di significati non solo scolastici, viene proposta come vacanza, intesa come interruzione del dialogo formativo... beh! non solo su youtube, ma rischiamo anche guai più pesanti.
Quindi, visto che non è un investimento economicamente vantaggioso, almeno lo deve essere socialmente.
Chi di noi non si ricorda della "gita" come uno dei momenti più belli della scuola? ... e di quei professori che in gita erano ...diversi, più umani...
Alla fine ci si conosce tutti di più e meglio. Si torna "cresciuti". TUTTI!
Non è forse questo uno dei principali obiettivi?
Perchè rinunciarvi?