Il grillo parlante
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 Professore che fuma in classe

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MessaggioTitolo: Professore che fuma in classe   Professore che fuma in classe Empty14.03.08 23:18

Da tecnicadellascuola.it

Il prof fuma in classe: escalation di scuola trash o episodi da minimizzare?
di A.G.
Cinquantaquattro secondi di filmato su YouTube rischiano di compromettere 25 anni di carriera di un docente toscano. Ma anche di tutta la scuola. Non la pensa così Vittorio Lodolo D’Oria, medico ematologo, noto autore di studi sul bornout e responsabile dello sportello informatico per i docenti in crisi. I casi sono tanti, mai i problemi della scuola si risolveranno solo restituendo dignità ai tantissimi insegnanti meritevoli e silenziosi.
Ha fatto non poco scalpore il filmato, riportato su YouTube, riguardante un docente di educazione fisica di una scuola superiore fiorentina che fuma durante l’ora di lezione. Cinquantaquattro secondi di filmato, anche di pessima definizione grafica, rischiano di compromettere 25 anni di carriera del docente toscano. L’episodio ha, infatti, provocato la reazione indignata del mondo della scuola e della istituzioni.
Inizialmente al professore è stato, infatti, imputato di fumare uno spinello. Circostanza poi smentita dal dirigente scolastico dell’istituto, secondo cui il docente non avrebbe fumato cannabis ma semplice tabacco. Gli studenti si sono schierati a favore del professore e minacciano di occupare l’istituto se dovessero punirlo. Il presidente della Provincia di Firenze ha però chiesto al ministro Fioroni di rimuovere l’insegnante.
In attesa di verificare i fatti il professore di educazione fisica è stato comunque sospeso dal servizio in via cautelativa dal proprio dirigente scolastico.
Ma cosa pensano gli esperti di scuola ed in particolare di problematiche degli insegnanti? Il timore è che casi, anche se non isolati, come quello di Firenze rischiano di rinviare l’immagine e il lavoro di oltre un milione di insegnanti che si prodigano positivamente per la formazione dei nostri ragazzi.
La pensa evidentemente così Vittorio Lodolo D’Oria, medico ematologo, noto autore di studi sul bornout e responsabile dello sportello informatico per i docenti in crisi: secondo il medico purtroppo l’episodio rientra in una casistica ormai piuttosto numericamente alta: "E’ una delle tante segnalazioni che mi pervengono oramai settimanalmente da docenti e dirigenti e non sicuramente la più grave", ammette il medico.
Tuttavia, Lodolo D’Oria, autore di diversi libri sullo stress derivante dall’insegnamento, tra cui "Scuola di follia", non se la sente di condannare più di tanto certi fatti, preferisce rivolgere le attenzioni alla parte buona del mondo scolastico.
"I problemi della scuola – sostiene il medico - si risolveranno solo restituendo la dignità agli insegnanti meritevoli e silenziosi i quali, per nostra fortuna e per quella dei nostri figli, sono più numerosi dei tanti episodi deplorevoli come quello di un docente che fuma canapa indiana davanti agli studenti".
Limiti ed esagerazioni della scuola italiana non avrebbero quindi un capro espiatorio, oggi personificato dal docente incauto, ieri dagli studenti bulli che si scagliano contro i compagni più deboli per poi riversare le loro "bravate" su internet.
E’ vero che si tratterebbe ormai di fatti frequenti, ma i motivi del disagio non risiederebbero solo nelle aule scolastiche.
"Nei giorni scorsi ad esempio – continua Lodolo D’Oria - mi è stato segnalato il caso di un ragazzo di un istituto tecnico di Novara che tra lo sghignazzo dei suoi compagni ha avuto la bella pensata di defecare in fondo alla classe per fare qualcosa di diverso.
La prof ha fatto finta di nulla, ma in seguito ha convocato i genitori che hanno giustificato il figlio mettendosi a ridere "per l'originalità dello scherzo". Per nostra fortuna e per quella dei nostri figli, però la grande maggioranza di insegnanti e studenti con comportamenti positivi sono più numerosi dei defecatori e fumatori di canapa indiana". Magra consolazione.
14/03/2008
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MessaggioTitolo: Re: Professore che fuma in classe   Professore che fuma in classe Empty14.03.08 23:23

Questo articolo, preso dal sito di tecnica della scuola, ci riporta al classico problema della notiziabilità. È verissimo che ha molto più peso nell'informazione un docente che si comporta in maniera poco ortodossa e diseducativa, piuttosto che centomila che fanno silenziosamente e giudiziosamente il proprio dovere. Ma è anche vero che i casi di insegnanti poco seri sembrano fiorire. Sarà anche perchè youtube e siti simili consentono che le immagini incriminate raggiungano facilmente il grande pubblico?
Insomma, il problema si nota di più perché si sta aggravando, o perché si è aperta una finestra su di esso? Question Question Question Question Question Question No Mad confused confused confused confused
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MessaggioTitolo: Re: Professore che fuma in classe   Professore che fuma in classe Empty26.03.08 20:06

Il professore, il fumo e il linciaggio preventivo

di Luigi Cancrini
15-03-2008
l'Unità


L’episodio del professore di ginnastica sospeso dall’insegnamento perché la sua immagine è finita su You Tube chiede una riflessione seria. Nel Paese dei garantisti ad oltranza, il fatto che uno scherzo goliardico possa dare luogo ad una condanna così forte (e così francamente spropositata) da parte di tante autorità e di tanti giornali porta a chiedersi con preoccupazione e con tristezza dove sono finiti tutti quelli che si gettano, lancia in resta, contro le intercettazioni telefoniche degli intoccabili: politici o uomini di successo di cui si sottolinea sempre e comunque che sono «innocenti fino al momento della condanna definitiva».
Ho fra le mani in questi giorni un libro, acuto e terribile, di Barbacetto, Gomez e Travaglio, Mani Sporche, in cui si dà un resoconto analitico e terribilmente ben documentato, degli scandali da cui il nostro paese è stato dilaniato nel corso di questi anni. L’idea che tutti o quasi tutti quelli che ne sono stati toccati siano ancora lì al loro posto, più risoluti e più offesi che mai di fronte a chi ha avuto la “sfrontatezza” di accusarli si pone in contraddizione stridente con quello che è accaduto a Firenze in questi giorni. Costringe, inevitabilmente, al confronto fra quelli che affrontano una “gogna mediatica” da una posizione di potere importante mettendo in opera strategie difensive basate soprattutto sul coro delle alleanze (sempre più spesso, ahimè, anche bipartisan) e quelli che da difendere hanno solo il loro lavoro e la loro dignità e come alleato solo un gruppo di studenti.
I fatti sono del resto quelli che sono. Un professore di ginnastica che non può utilizzare la palestra occupata e che resta, solo per questo motivo, in classe con i suoi alunni accetta di fumare una sigaretta con loro. All’interno del clima amichevole e disteso (le fotografie su questo sono molto chiare) che i professori a volte sanno costruire con i loro allievi. Contravvenendo al divieto di fumare in classe che è stabilito da una legge dello Stato e meritevole, per questo motivo, di una multa o di un richiamo ma trasformato, per l’imprudenza maliziosa di un ragazzo che lo riprende con il telefonino e lo fa finire su You Tube, in un mostro da sbattere in prima pagina. Quando qualcuno fuma in modo così disteso e sorridente, gridano subito i parrucconi del giornalismo (compresa, desolantemente, la Repubblica) e della politica italiana, il fatto che ci siano droghe nel suo tabacco è praticamente certo. Propone scenarii inquietanti su una scuola pubblica allo sbando. Giustifica affermazioni vibranti di sdegno e cariche di indignazione. Permette a troppi di quelli che sanno di meritarsela di deviare la rabbia e l’aggressività del grande pubblico su una persona debole che avrà difficoltà a difendersi. Permette a molti di quelli che non sanno dare uno sfogo coerente alla loro rabbia e alla loro delusione di persone tradite dalla Politica e dalla Giustizia di trovare un capro espiatorio. Il professore corrotto che corrompe gli alunni diventa facilmente, nel farneticare di tanti referenti della destra (da Gasparri a Giovanardi, dalla Santanché a Buttiglione) e nel qualunquismo di tanti che in questi aspiranti politici si riconoscono, un argomento forte di campagna elettorale contro la sinistra permissiva e disordinata che tanto male ha fatto ai giovani che non seguono più le prediche loro e della Chiesa. I ragazzi che si sono resi conto di aver sbagliato tradendo, con uno scherzo sciocco, il professore con cui avevano più confidenza e più amicizia («l’unico con cui possiamo scherzare») hanno chiesto scusa al preside e stanno, ora, riuniti in assemblea. Negano risolutamente, come il professore che sanno di aver danneggiato, che nella sigaretta fatta a mano ci fosse della droga. I loro discorsi non sembrano interessare più nessuno, tuttavia, nel momento in cui non si pongono più al servizio dello scherno, dell’aggressività e della rabbia di chi cerca qualcuno che si presti ad essere l’oggetto, per uno o due giorni, dell'odio da cui sono spinti. Con conseguenze che potrebbero essere assai malinconiche, però, per tutti i protagonisti di questa vicenda. Per il professore, prima di tutto, che farà una gran fatica per recuperare la sua sicurezza e la sua dignità di educatore. Per la scuola che imprudentemente si espone, con le dichiarazioni eccessive di chi rappresenta, alla denigrazione sempre più superficiale di chi nella scuola pubblica parla male per principio, suggerendo, magari, senza dirlo che “privato è bello”. Ma per i ragazzi, soprattutto, che troveranno nella strumentalizzazione assordante del loro gesto sciocco e nel rifiuto di ascoltarli nel momento in cui parlano il linguaggio della realtà e del dispiacere, una prova di più della lontananza disperante che c’è fra il mondo in cui vivono loro e il mondo degli adulti.
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MessaggioTitolo: Re: Professore che fuma in classe   Professore che fuma in classe Empty22.04.08 1:45

Il tribunale ha deciso il reintegro dell'insegnante filmata mentre gli alunni la palpavano
Scade lunedì la sospensione del professore ripreso dagli studenti mentre fumava
Lecce, il Tar riammette la sexy prof
E torna il docente dello "spinello"


ROMA - Chissà come li riaccoglieranno i loro alunni. I due protagonisti di storie speculari, entrambi insegnanti, finiti loro malgrado su YouTube. Entrambi sorpresi in atteggiamenti "poco educativi". La prima, un'insegnante di Monteroni, in provincia di Lecce, era comparsa su alcuni video a sfondo erotico. Dopo il divieto all'insegnamento disposto dall'autorità scolastica, il Tar ha accolto il suo ricorso e ha disposto che potrà tornare a insegnare. L'altro insegnante, Alberto Burchielli, di Firenze, era stato ripreso mentre fumava quella che alcuni avevano scambiato per una "canna". Lui si è sempre difeso: "Era solo una sigaretta". Adesso che la sua sospensione è terminata dovrebbe tornare in classe già lunedì. Anche se dice: "Non sono sicuro di farcela".

La "sexyprof". Potrà tornare a insegnare, come precaria, in qualsiasi istituto scolastico della Puglia, la sexy professoressa di Monteroni, in provincia di Lecce, indagata per atti sessuali su minori. L'insegnante di matematica, protagonista di alcuni video pubblicati su YouTube, ha già ricevuto due avvisi di conclusione delle indagini. Per questo l'autorità scolastica aveva disposto il divieto all'insegnamento fino a conclusione dell'inchiesta. Contro questo atto la docente aveva fatto ricorso al Tar, che le ha dato ragione e ha ordinato al provveditorato di Lecce di reintegrarla nelle graduatorie regionali per l'insegnamento. L'ufficio scolastico provinciale ha annunciato che farà a sua volta ricorso.

Il prof e lo "spinello". Dovrebbe tornare a scuola lunedì prossimo il professore Alberto Burchielli, protagonista un mese fa del video finito su YouTube nel quale si vedeva mentre, in classe, fumava una sigaretta che era stata scambiata per una canna. "Non sono sicuro di farcela - ammette l'insegnante di educazione fisica all'Istituto tecnico per il turismo "Marco Polo" di Firenze - perché sono ancora un po' turbato per quanto accaduto. Tutti mi consigliano di presentarmi a scuola lunedì, ma ho ancora due giorni per rifletterci. Vedremo".

"La sospensione che gli è stata inflitta è terminata - spiega il suo legale, Paolo De Angelis - e in questo mese il professore ha condotto una vita regolare. Ha definitivamente smesso di fumare e ha anche incontrato più volte gli studenti della III A della sua scuola con i quali i rapporti sono sempre ottimi. Sul piano psicologico è ancora abbattuto, ma credo che la soluzione migliore sia proprio quella che ritorni a scuola lunedì". Il legale ha anche annunciato di avere presentato una memoria difensiva alla Corte dei Conti che ha chiesto al suo assistito 10 mila euro per danno di immagine recato all'Istituto dove insegna.
(19 aprile 2008)
da repubblica.it
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